CINA

La Cina non è un paese, è un mondo a sé che spazia dalle metropoli moderne, alle praterie epiche della Mongolia Interna passando per deserti, vette sacre, grotte straordinarie e rovine imperiali. Il governo ha recentemente smesso di distruggere i templi e ora si dedica all’abbattimento delle montagne e all’avvelenamento dei fiumi; d’altronde quando bisogna gestire un paese con più di un miliardo di abitanti è inevitabile dover rinunciare a qualcosa. La Cina è un luogo di forti contrasti e di grandi bellezze nel quale, una volta imparato a farvi largo tra la folla e a evitare di farvi travolgere, troverete molte cose da vedere. Non lasciatevi trarre in inganno dalla vecchia retorica comunista: oggi l’hobby più diffuso è fare soldi.


A meno che non disponiate di un paio d’anni di tempo e di una pazienza illimitata, la soluzione migliore per visitare la Cina è stabilire un itinerario di base, per esempio andare da Pechino al Tibet passando da Xi’an per ammirare l’esercito di terracotta e un tratto della Via della Seta, scendere lungo il fiume Yangzi o ancora esplorare gli straordinari paesaggi della provincia di Guangxi.

Clima

Data l’immensa estensione del territorio cinese, sono presenti sensibili disparità climatiche con differenze massime di circa 30° tra Nord e Sud. Anche le precipitazioni variano con valori elevati nel Centro-Sud (1.500 mm all’anno) e minimi nel Nord-Ovest (50 mm all’anno). Le altitudini e la siccità delle zone desertiche accentuano il fenomeno delle disparità climatiche.

Fuso Orario

E’ in vigore in tutto il Paese l’ora di Pechino che anticipa quella italiana di 7 ore. Durante il periodo dell’ora legale in Italia la differenza è di 6 ore.

Moneta

La moneta turistica è ormai un ricordo del passato e pertanto al cambio, da effettuare negli alberghi o nelle banche autorizzate, il turista riceverà le banconote e le monete attualmente in circolazione. Le banconote estere sono generalmente ben accette solo se in ottimo stato e prive di abrasioni, strappi o scritte a penna o matita. Si consiglia di farsi dare anche banconote di piccolo taglio onde poterle usare presso le varie bancarelle e per i taxi. Si sconsiglia di effettuare acquisti in bancarelle e piccoli negozi. Utilizzando banconote estere, il resto verrà dato in valuta locale.


Conviene altresì astenersi da eventuali cambi a borsa nera per non incappare in pericolose conseguenze legali. Il nome della moneta è “yuan” o “kuai” un Euro è pari a circa 7 Yuan. Ad Hong Kong la valuta è tuttora il dollaro di Hong Kong ed ha lo stesso valore dello Yuan. E’ consigliabile conservare la ricevuta del cambio, per eventuali controlli doganali e per poter ricambiare la valuta locale in valuta estera al momento della partenza.

Mance

Sino a pochi anni fa ufficialmente in Cina non si davano mance, ma la realtà in rapida evoluzione ha portato ad un dilagare del fenomeno. Nelle quote di partecipazione non sono comprese le mance per guide, autisti, facchini e camerieri. Per non creare disparità o dissapori, pensiamo sia giusto fissare l’importo della mancia nella misura di cinque Euro a persona al giorno. Detta somma, specificata nei singoli programmi, sarà raccolta dai nostri accompagnatori o dalle guide nazionali e consegnata alle varie guide locali, facchini, autisti e camerieri.

Carte di Credito

Le più importanti carte di credito sono accettate in tutti i principali alberghi, grandi magazzini e negozi. Presso le banche sono in funzione anche sportelli bancomat per il prelievo di contanti.

Formalità d’Ingresso

Per l’ingresso in Cina è richiesto il visto, rilasciato dai Consolati cinesi in Italia (Roma, Milano e Firenze). Il passaporto dovrà essere valido almeno sei mesi oltre la data d’ingresso in Cina. In caso di viaggio in gruppo con l’accompagnatore, questi avrà in consegna il visto collettivo.

In caso di visto individuale, apposto direttamente sul proprio passaporto, all’arrivo nel Paese dovrete compilare un modulo d’ingresso “Arrival card” con i vostri dati, il volo e il numero del visto; un modulo simile “Departure card” sarà compilato al momento della partenza; entrambi, generalmente distribuiti durante il volo dal personale di bordo, dovranno essere consegnati al “controllo passaporti”. Per l’ingresso ad Hong Kong, ai cittadini italiani non è richiesto il visto.

Fotografie

E’ possibile filmare solo con videocamere non professionali; come in qualsiasi altra parte del mondo è comunque vietato fotografare o filmare zone o apparati militari o industriali d’interesse strategico, zone esplicitamente vietate, persone che non vogliono essere riprese.

Bagaglio

Il bagaglio da imbarcare deve essere munito di serratura o chiudibile con un lucchetto. Ogni valigia o borsa deve essere etichettata con il proprio nome, cognome e indirizzo. I bagagli non devono contenere: denaro, oggetti di valore, armi, esplosivi, contenitori con gas o liquidi infiammabili, accendini, sostanze tossiche o corrosive. Ogni vettore stabilisce la franchigia a bordo degli aerei: Air China include un collo di 23 Kg, China Eastern include 2 colli di 23 Kg. ciascuno, la dimensione totale (somma di base, altezza, profondità) di ogni valigia non deve superare i 158 cm.

Medici e Medicine

E’ buona norma portare con sé qualche medicinale tra cui, ad esempio, aspirine, disinfettanti intestinali e antibiotici. In tutti i maggiori alberghi o, in loro corrispondenza, esiste comunque un ambulatorio con un medico a disposizione per qualsiasi problema sanitario.

PECHINO

Se la vostra idea di Pechino ruota attorno all’immagine di rivoluzionari maoisti vestiti con tuniche abbottonate sul davanti che fanno ginnastica in piazza Tiananmen, archiviatela per sempre: all’alba del nuovo millennio la città ha intrapreso un’avventurosa e rapida trasformazione, trascinando con se anche tutto il resto della Cina.


Oggi i giovani sono più interessati a MTV che a Mao, gli slogan carichi di retorica della rivoluzione culturale hanno ceduto il passo alle scritte in inglese sulle magliette e gli immigrati, i turisti, gli investitori stranieri e una smania quasi ossessiva per il telefono cellulare hanno oscurato la supremazia dei vecchi burocrati.

SHANGHAI

Shanghai è una città scintillante e frenetica al protagonista di un rapido cambiamento culturale. Da quando le restrizioni commerciali sono state abolite, Shanghai si è rimboccata le maniche nei settori degli affari e del design e ha riscritto da zero le sue regole, dando vita a una città nuova e frizzante, sofisticata e innovativa, con uno stile di vita che la vecchia Shanghai non aveva mai conosciuto.


Pur non potendo competere con la storia epica di Pechino o con le magnifiche vedute di Xi’an, Shanghai è il fulcro della Cina moderna; una città cosmopolita che insegue con fervore la “rivoluzione dello stile di vita” ed esibisce le sue conquiste nei templi architettonici dell’arte, nelle cene raffinate e nel moderno stile di vita metropolitano del Bund.

XI’AN

E’ universalmente conosciuta per l’esercito di terracotta, i diecimila soldati e arcieri a grandezza naturale che difendono nell’aldilà l’imperatore Qinshi Huangdi. Il sito si trova a 60 chilometri dalla città. In una grande spianata c’è un capannone di cemento sotto il quale i reperti sono custoditi. Il loro ritrovamento è relativamente recente: le prime statue infatti furono casualmente trovate nel 1974 da alcuni contadini che scavano un pozzo. Erano lì da più di duemila anni. L’imperatore era salito al trono nel 244 a. C., con il nome di Shu Huang o “Primo imperatore”. Fu l’unificatore della Grande Cina e cominciò a far costruire la Grande Muraglia; era un alchimista e si dedicò anche a bruciare i libri, da lui ritenuti dannosi.

Sicuramente aveva anche una notevole mania di grandezza: impiegò 700 mila persone per far costruire la propria tomba, terminata poco prima della sua morte, e accanto alla tomba volle schierato il suo esercito. Di terracotta. La visita è di grande fascino: le diecimila statue hanno ognuna un viso diverso, le armi suono reali, i cavalli che tirano i carri sembrano pronti a scattare; i guerrieri hanno sguardi che vagano lontano, in qualche modo inquietanti.

HONG KONG

Hong Kong non manca delle caratteristiche distintive di una grande città, come smog, odori, 14 milioni di persone che sgomitano e un’insana passione per il fracasso. Ma sa anche essere efficiente, quieta e pacifica: il sistema dei trasporti è eccellente, i centri commerciali sono sublimi e non mancano i templi i parchi e altre oasi di tranquillità.


La cosa migliore dell’essere a Hong Kong è l’effetto di spaesamento causato dalle contraddizioni di una città cinese con elementi asiatici ed occidentali. Qui potrete gustare nuovo sapori, muovervi tra gli ingorghi umani e canticchiare qualche tormentone di pop cantonese mentre sorseggiate i vostri noodles.


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